Tragico incidente a Lesignana tra due auto e una moto: muore un 70enne reggiano

Profondo cordoglio a Rolo, comune reggiano dove è stato per lungo tempo vicesindaco e nel modenese per il tragico incidente mortale avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato 26 agosto a Lesignana, una frazione di Modena, lungo la Strada Nazionale per Carpi. A perdere la vita Giorgio Carrubba.

Tragico incidente a Lesignana tra due auto e una moto

MODENA - Ai famigliari, prima di uscire, aveva confidato che sarebbe andato a fare un giro con la sua amata moto. Purtroppo un tragico incidente lo attendeva a Lesignana, una frazione di Modena, sulla strada Nazionale per Carpi, all'altezza della linea ferroviaria dell'alta velocità.

Secondo un primo referto della Polizia Locale Carrubba, poco dopo le 18.30 di sabato 26 agosto, sarebbe rimasto coinvolto con la moto in uno schianto tra due auto. In particolare con una di queste sarebbe andato a cozzare contro perdendo la vita sul colpo.

Una strada troppo pericolosa

Da sempre nel modenese si segnala la pericolosità della Strada Nazionale per Carpi in particolare nel tratto modenese che congiunge le due frazioni di Lesignana e di Ganaceto. Le auto, dopo aver superato il semaforo di Lesignana, aumentano nella velocità nonostante la strada sia molto trafficata e che presenti alcune curve.

Una persona molto conosciuta a Rolo

Giorgio Carrubba avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 11 ottobre, era originario della Sicilia, nativo di Modica, in provincia di Ragusa, ma da molto tempo trapiantato nella Bassa emiliana. Era in pensione, dopo una carriera da insegnante di educazione fisica: era stato docente a lungo a Moglia, nel Mantovano. Aveva, inoltre, ricoperto l’incarico di vicesindaco di Rolo dal 2004 al 2014. Volontario della parrocchia, era da tempo punto di riferimento per la Caritas locale.

Il cordoglio di Cgil Modena

La Cgil di Modena, insieme al sindacato pensionati Spi Cgil, esprimono profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Carrubba, insegnante, volontario, uomo di alto spessore culturale che aveva collaborato alle illustrazioni del graphic novel “Emilia Levi, fiore di speranza”. Il libro scritto da Marzia Lodi sulla bambina ebrea, citata da Primo Levi in “Se questo è un uomo”, deportata ad Auschwitz e avviata alle camere a gas come tutti gli altri bambini, gli anziani e coloro ritenuti ‘inabili’ al lavoro.