Formigine

Trent'anni di violenza verso la moglie: arrestato

Si tratta di un uomo di 51 anni, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in danno della moglie convivente, aggravati dal fatto di essere stati commessi in presenza di un figlio affetto da disabilità e di altri figli minori

Trent'anni di violenza verso la moglie: arrestato
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Dopo trent'anni di violenze una donna ha deciso di denunciare il marito, che è stato quindi arrestato.

Trent'anni di violenza verso la moglie

FORMIGINE - Nella giornata di mercoledì 17 luglio 2024, i Carabinieri del Comando Stazione di Formigine hanno dato esecuzione ad una ordinanza emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena con la quale è stata applicata, su richiesta del Pubblico Ministero, la misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di un uomo di 51 anni, gravemente indiziato del delitto di maltrattamenti in danno della moglie convivente, aggravati dal fatto di essere stati commessi in presenza di un figlio affetto da disabilità e di altri figli minori.

Ha chiesto di essere accompagnata

La donna, incoraggiata da personale qualificato dei centri antiviolenza di Sassuolo e Formigine, cui si è disperatamente rivolta dopo decenni di soprusi e vessazioni, ha sporto denuncia presso i Carabinieri, ai quali ha chiesto anche di essere accompagnata presso l’abitazione familiare, onde recuperare i propri effetti personali, approfittando della temporanea assenza del marito.

Da trent'anni

Le indagini, immediatamente coordinate dalla Procura di Modena, hanno consentito di accertare continue violenze fisiche e verbali, pressoché quotidiane, nonché minacce di morte in danno della donna, commesse sin dall’inizio della loro relazione coniugale, avviata nell’anno 1993.

Ha estratto un coltello

L’uomo, in una recente occasione, durante la notte aveva impugnato un coltello sul letto brandendolo di fronte alla donna, costringendola a rinchiudersi in bagno per timore di essere aggredita. Le condotte di maltrattamento venivano attuate anche mediante il controllo del telefono cellulare della donna, costretta a cancellare le chat telefoniche ed a rimuovere applicativi di social media.

Custodia cautelare

Le fonti di prova acquisite, ritenute da questa Procura integranti una piattaforme indiziaria grave, venivano illustrati nella richiesta cautelare condivisa dal Giudice per le Indagini Preliminari che applicava la misura cautelare della custodia in carcere.

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