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Trovate "polpette" sospette in via Belloni: esche per avvelenare gli animali?

Al momento i bocconi sono in laboratorio e tra qualche giorno i risultati confermeranno o smentiranno la presenza di sostanze nocive

Trovate "polpette" sospette in via Belloni: esche per avvelenare gli animali?
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Lo scorso mercoledì la Polizia Locale di Modena ha rinvenuto nelle aree verdi di via Pelloni alcune polpette sospette, probabili esche avvelenate per gli animali.

Polpette sospette in via Belloni

MODENA - Quattro bocconi sospetti, a forma di polpetta, sono stati rinvenuti nella serata di mercoledì 15 febbraio dalla Polizia locale di Modena in un’area verde pubblica di via Pelloni.

Le presunte esche ieri mattina sono state portate all’Istituto Zooprofilattico di via Diena, dove saranno eseguite le analisi necessarie a verificare l’eventuale presenza di veleni o di sostanze che avrebbero potuto nuocere a un animale che avesse addentato il boccone.

L'allarme di una cittadina

Le “polpette” erano state notate intorno alle 20.45 da una cittadina a passeggio; a seguito della chiamata alla sala operativa del Comando di via Galilei, le pattuglie hanno individuato l’area, circoscritta tra i numeri civici 93 e 97, in cui si trovavano i bocconi.

Area messa in sicurezza

Dopo aver recuperato e messo in sicurezza il cibo sospetto, gli operatori hanno delimitato a scopo preventivo questo spazio verde affiggendo, contestualmente, un volantino per segnalare ai cittadini la possibile presenza di esche avvelenate. Successivamente sono stati effettuati, con esito negativo, ulteriori controlli nelle aree limitrofe.

Massima prudenza

I risultati degli esami si conosceranno solo nei prossimi giorni; nel frattempo, i frequentatori della zona, caratterizzata da diversi spazi verdi, dovranno comunque fare attenzione alla presenza di eventuali altri bocconi sospetti che potrebbero essere pericolosi per animali o bambini.

In caso di ritrovamenti, si raccomanda di non toccarli a mani nude, né di inalare o avvicinarli al viso, ma di avvisare tempestivamente la Polizia locale o il Servizio Veterinario dell’Ausl competente.

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