Mirandola

Viene sorpreso con del gasolio che ha appena rubato dal luogo in cui lavora

L'uomo ha cercato più volte di corrompere gli agenti offrendo del denaro

Viene sorpreso con del gasolio che ha appena rubato dal luogo in cui lavora

Lo scorso  28 novembre 2025 la Polizia di Stato del Commissariato di Mirandola ha arrestato in flagranza del reato di istigazione alla corruzione un cittadino moldavo di 50 anni già gravato da precedenti di polizia.

Viene sorpreso con del gasolio che ha appena rubato

MIRANDOLA – Alle ore 3.30 circa la Volante della Polizia di Stato durante il servizio di controllo del territorio ha notato  una vettura che, alla vista della pattuglia, svoltava repentinamente. I due poliziotti insospettiti da tale comportamento hanno fermato l’autovettura procedendo ad un controllo di polizia. Il conducente, visibilmente agitato, ha dichiarato che stava rincasando.

5 taniche

A seguito di controllo approfondito, gli operatori hanno scoperto  nel bagagliaio dell’auto 5 taniche di gasolio per un totale complessivo di 110 litri. L’uomo ha ammesso  di aver sottratto il gasolio dalla ditta per cui lavorava dicendo ripetutamente ai poliziotti che se avessero “chiuso la questione” evitando di denunciarlo avrebbe consegnato loro la somma di € 2.000.

Grave reato

L’offerta corruttiva è stata  ripetuta più volte nonostante il netto rifiuto dei poliziotti e l’ammonimento che tale condotta avrebbe comportato  un grave reato. A seguito della insistente e pervicace reiterazione del tentativo di corruzione i poliziotti hanno proceduto  ad arrestare in flagranza di reato l’uomo per istigazione alla corruzione ed a denunciarlo per furto aggravato del gasolio con restituzione del corpo di reato all’avente diritto.

Misura cautelare

Sabato 29 novembre il GIP, all’esito dell’interrogatorio e dell’udienza, convalidava l’arresto, applicando all’indagato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione giornaliero alla polizia giudiziaria in conformità alla richiesta di questa Procura.

Va ricordato che l’indagato è da considerarsi presunto innocente sino alla sentenza irrevocabile di condanna.