Una scultura per ricordare i 90 anni di Mirella Freni
Sarà collocata nei pressi dell'area del Teatro Comunale di Modena

Una scultura dedicata a Mirella Freni da collocare, entro l’anno, in un’area antistante il Teatro comunale a lei contitolato, per omaggiarne la fama internazionale e il legame intimo con Modena.
Una scultura per Mirella Freni
MOENA - A ridosso del 90esimo dalla nascita, che ricorre giovedì 27 febbraio, l’omonima associazione, il Teatro comunale e il Comune di Modena s’impegnano, infatti, a ricordare con un’opera d’arte, il celebre soprano e maestra di canto scomparsa nel 2020, all’età di 85 anni.
In fase di progettazione
Il dono al Comune sarà della neo-associazione Mirella Freni Ets, presieduta dalla figlia Micaela Magiera, costituita allo scopo di mantenere vivo il contributo artistico della cantante a livello mondiale per il canto lirico italiano (riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità), tramandandone i valori umani, etici e culturali di cui è stata esempio costante. La scultura, in fase di progettazione, verrà realizzata dall’artista Simona Ragazzi e dalla Fonderia Venturi Arte, e sarà cura del Comune installarla a conclusione dell’iter autorizzatorio presso la Soprintendenza.
Ricorrenze
L’intesa avviene in un anno caratterizzato da diverse ricorrenze legate alla vita e alla carriera dell’artista, dai 90 anni dalla nascita, avvenuta, appunto, il 27 febbraio 1935, ai cinque anni dalla morte (9 febbraio 2020) fino ai 70anni dal debutto (3 febbraio 1955).
Nel 2021, con un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi consiliari, il nome di Mirella Freni è stato accostato a quello di Luciano Pavarotti nell’intitolazione del Teatro comunale di Modena. Una doppia intitolazione motivata dal forte legame artistico e personale tra i due cantanti, entrambi legatissimi a Modena a cui, con la loro ricchissima attività artistica, hanno dato prestigio portando orgogliosamente il nome della città in tutto il mondo.
Con Carmen
Proprio dal Comunale, nel 1955, la cantante aveva avviato la propria carriera nella “Carmen” di Bizet, arrivando poi a raggiungere molteplici riconoscimenti nei più importanti teatri del mondo (otto volte interprete nelle opere che hanno inaugurato la stagione della Scala, per esempio), per poi dedicarsi, con generosità, all’insegnamento del canto ai più giovani, anche nell’ambito dell’attività formativa sviluppata con il progetto Modena città del Belcanto.