L'indagine

Analisi Lapam sulla demografia aziendale: il tasso di crescita nel primo trimestre è in calo

Per l'Associazione è necessario ora "ridurre la pressione burocratica e sostenere i nuovi imprenditori"

Analisi Lapam sulla demografia aziendale: il tasso di crescita nel primo trimestre è in calo
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Il tasso di crescita nel primo trimestre è in calo: è quanto emerge dall'analisi Lapam sulla demografia aziendale.

Analisi Lapam sulla demografia aziendale

MODENA - «Senza un rinnovamento del tessuto imprenditoriale difficilmente un territorio rimarrà competitivo. Nella nostra area le idee valide ci sono, così come è ben presente la volontà di dare vita ai propri sogni imprenditoriali. Ora tocca agli amministratori locali sostenere e dare man forte a quei giovani che vogliono mettersi in proprio per aprire una loro attività».

È Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato, a esprimere questo commento analizzando i dati di un’indagine elaborata dall’ufficio studi Lapam Confartigianato che mette in evidenza come a Modena, nel primo trimestre 2024, il tasso di crescita delle imprese sia in diminuzione se paragonato al 2023. Come emerge dallo studio, sono 70.068 complessivamente le imprese registrate: da gennaio a marzo 2024, ne sono state iscritte 1.523 mentre ne sono cessate 1.629, per un saldo negativo di 106, pari al -0,15%.

Stesso risultato anche per le imprese artigiane

E' in calo, ma con un dato meno significativo, anche la demografia delle imprese artigiane: il tasso di crescita per quest’ultimo è sostanzialmente in linea rispetto all’ultimo anno con un -0,02% (con un saldo negativo di 4 imprese tra nuove aperture e cessioni nel primo trimestre 2024).

Dati che devono fare riflettere

«Sono dati che devono fare riflettere – conclude il presidente Luppi perché un territorio, e soprattutto un comune come Modena, così vocato all’internazionalizzazione e all’innovazione ha bisogno di nuove imprenditorialità. Dobbiamo riflettere anche sul dato dei prestiti: a livello regionale, come fotografano i dati della ricerca del nostro ufficio studi, i prestiti alle piccole imprese diminuiscono dell’8% rispetto al -4,9% dei prestiti al totale delle imprese.

Meno prestiti

Peggio ancora per le quasi-società artigiane, per cui a gennaio 2024 si registra un -12,6% dei prestiti, più del doppio rispetto a quanto non si segnali per il totale delle imprese. Tutti noi dobbiamo avere più coraggio e sostenere concretamente i nuovi imprenditori, con misure che possano ridurre la pressione burocratica e facilitare un accesso al credito così da avere delle attività sempre più innovative e competitive, garantendo un beneficio a tutta la comunità».

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