Modena tra le dieci province con il migliore tasso di occupazione giovanile in Italia
Il dato emerge da una indagine di Lapam Confartigianato che conferma la tendenza di molti giovani di lasciare il nostro Paese per fare esperienza all'estero
Stando ai dati, i giovani emiliano-romagnoli hanno il vento in poppa per quanto riguarda l’occupazione. Peccato, però, che a godere delle condizioni favorevoli attuali del mercato del lavoro siano sempre meno under 35: tra quelli “persi” negli ultimi 20 anni e quelli che perderemo nei prossimi 20 se ne contano 81 mila in meno.
Modena con il migliore tasso di occupazione giovanile
MODENA - È quanto emerge da un’analisi dell’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha indagato il mercato del lavoro per i giovani in regione e nella provincia di Modena. Dal post Covid l’occupazione ha registrato una forte ripresa trainata per lo più da donne e giovani. Modena è 10^ tra tutte le province a livello nazionale per miglior tasso di occupazione giovanile registrando un 55,3%.
Crescente difficoltà
L’ottima performance dell’occupazione si accompagna alla crescente problematica della difficoltà a trovare le persone da inserire in azienda, giovani compresi: le imprese modenesi faticano a trovare il 46,7% del personale under 30.
Oltre 270 milioni di euro
La stima del costo per le micro e piccole imprese del mismatch connesso alla ricerca dei lavoratori per un periodo di oltre 6 mesi a Modena si aggira sui 277 milioni di euro, l’1,06% del valore aggiunto: un dato che fa della provincia la 7^ a livello nazionale per incidenza sul valore aggiunto. La carenza di personale si traduce in carenza di competenze, condizione che nel tempo potrà andare a ledere il tessuto produttivo e le eccellenze del Made in Italy.
Si va all'estero
Negli ultimi 20 anni a Modena si è registrato un -6,6% di giovani tra i 15 e i 34 anni: questo perché, oltre al calo della natalità, si aggiunge il fatto che molti ragazzi e ragazze di oggi possono, con facilità sempre maggiore, scegliere di costruire il loro futuro fuori dai confini nazionali. Il monitoraggio dei flussi migratori dei giovani laureati tra i 25 e i 39 anni verso altre regioni o paesi resta positivo per l’Emilia-Romagna con Modena che si piazza al 6° posto in Italia come provincia più attrattiva per i laureati.
Tante aziende gestite da under 35
Capitolo a parte merita il discorso delle imprese giovanili: al 31 dicembre 2023, dato più aggiornato disponibile, sono 5.374 complessivamente le imprese gestite da Under 35 nel modenese. Il 25,1% di queste sono gestite da donne, mentre il 28% del totale sono gestite da stranieri. 1.764, invece, le imprese artigiane giovanili, che rappresentano il 9,1% del totale delle imprese artigiane del territorio.
Investire sul loro futuro
«Abbiamo il dovere di puntare sui giovani – concludono da Lapam Confartigianato – e di investire nella loro formazione e nel loro futuro. Le micro e piccole imprese del territorio, capendo la difficoltà nel reperire personale, sono anche più attente al welfare dei dipendenti, come ci segnalano i dati. Fattori come la flessibilità, prevista dal 32,5% delle imprese regionali, l’incremento dei salari e lo smart working, solo per citarne alcuni, giocano un ruolo chiave in termini di attrattività. Bisogna poi sostenere quei giovani che vogliono avviare la loro attività di impresa: il fatto che, a livello regionale, sia aumentato il dato delle nuove imprese giovanili negli ultimi 5 anni del 42,5% dà speranza a noi come associazione e a tutto il sistema imprenditoriale».