Economia

Nuvole sul futuro dell'economia regionale

E' quanto emerge dall'ultimo rapporto presentato ieri da Banca d'Italia Emilia Romagna nella sua sede di Piazza Cavour a Bologna

Nuvole sul futuro dell'economia regionale
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La Banca d'Italia ha pubblicato il suo rapporto annuale.

Nuvole sul futuro dell'economia regionale

BOLOGNA - E' un ritratto con molte ombre quello che viene tratteggiato dalla Banca d'Italia, sede di Bologna nel suo consueto rapporto annuale. Nonostante lo scoppio di una guerra in Europa, l'elevata inflazione innescata dalla crisi energetica e la conseguente restrizione monetaria, l'economia dell'Emilia Romagna ha mostrato una notevole capacità di resistenza, crescendo del 3,7 per cento, in linea con la media nazionale. Il prodotto ha superato di 2 punti il livello antecedente la crisi Covid-19. 

Una ripresa trainata dal terziario

Il contributo più rilevante all'aumento del prodotto regionale è arrivato dal terziario, settore che ha accelerato rispetto all'anno precedente (+5,5 per cento la variazione del valore aggiunto) superando i livelli del 2019. Nelle costruzioni gli incentivi fiscali per le ristrutturazioni hanno ancora sostenuto la crescita (+10,2 per cento) anche se con numeri inferiori rispetto all'aumento dell'anno precedente. Sale di un modesto 0,3 per cento l'attività dell'industria, mentre le esportazioni segnano un significativo +4 per cento.

Redditività e indebitamento bancario

Le prime nubi. Il comparto manifatturiero, maggiormente colpito dall'aumento dei costi delle materie prime e dei beni energetici, ha traslato larga parte dei rincari sul prezzi di vendita ed inoltre è cessato l'accumulo di liquidità da parte delle imprese anche se le scorte di disponibilità finanziarie sono comunque rimaste abbondanti. I prestiti bancari sono cresciuti per le imprese di media e grande dimensione, mentre sono diminuiti per quelle piccole. Complessivamente la variazione è risultata positiva (+ 2,6 per cento a fine dicembre 2022). I tassi di interesse hanno comportato una decelerazione nei primi mesi del 2023.

L'inflazione erode il reddito nominale delle famiglie

Gli aumenti dell'occupazione (+1,2 per cento pari ad oltre 2 milioni di occupati) e il tasso di disoccupazione sceso di mezzo punto (5 per cento rispetto al 2021) hanno comportato un reddito nominale delle famiglie (+6.3 rispetto al 2021) che tuttavia è stato eroso dalla corsa dei prezzi al consumo tanto che in termini reali il reddito è diminuito dello 0,6 per cento. L'inflazione a dicembre scorso aveva raggiunto l'11,6 per cento ed in una misura più intensa le famiglie meno abbienti per le quali a ottobre scorso ha sfiorato il 19 per cento.

Meno depositi bancari

L a crescita dei depositi bancari delle famiglie ha fortemente rallentato passando dal +5 per cento del 2021 al + 0,3 per cento del 2022. Il valore del risparmio detenuto in titoli è diminuito del 4,3 per cento risentendo anche del calo delle quotazioni

I danni causati dal maltempo in Romagna

Gli eventi meteorologici delle scorse settimane incideranno sull'attività economica della Regione; l'impatto di difficile quantificazione, dipenderà anche dalla velocità e dall'efficacia degli interventi. Si calcola che l'agricoltura investita dal maltempo rappresenti un terzo della superficie agricola regionale mentre le attività produttive non agricole rappresentano circa un quarto del valore aggiunto regionale del settore privato dell'industria e dei servizi non finanziari.

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