L'accordo

Per i lavoratori del Parmigiano Reggiano un nuovo Contratto Regionale di lavoro

Interessa 280 caseifici produttori per oltre 3,5 milioni di forme prodotte nei territori di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna

Per i lavoratori del Parmigiano Reggiano un nuovo Contratto Regionale di lavoro
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Sarà valido fino al 31 dicembre 2026.

Contratto Regionale

MODENA - I sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, insieme alle rappresentanze datoriali Confcooperative Emilia Romagna e Legacoop Agroalimentare Nord Italia, hanno sottoscritto un nuovo accordo per il rinnovo del Contratto Regionale dei Caseifici Sociali del Parmigiano Reggiano, valido dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2026.

Passo decisivo

Interessa 280 caseifici produttori per oltre 3,5 milioni di forme prodotte nei territori di Parma, Reggio Emilia, Modena e Bologna. Questo contratto rappresenta un passo decisivo per riconoscere il valore dei lavoratori che, con la loro dedizione e professionalità, garantiscono ogni giorno l’eccellenza di uno dei simboli più importanti del Made in Italy agroalimentare.

Che cosa prevede

Il contratto in sintesi ottiene significativi aumenti della retribuzione collegata alla qualità del prodotto (premio qualità: livello medio di inquadramento professionale e della qualità rilevata danno diritto ad un premio di 2.040 euro annui a regime, quota valorizzabile fino ad un massimo del 30% sulla base degli andamenti di prezzo del prodotto su base annua) e l’introduzione di un elemento retributivo sotto forma di buono pasto pari a 4 euro per ogni giornata di prestazione per un massimo di ulteriori 1.152 euro annui netti. Viene inoltre, riconosciuta una indennità di lavaggio indumenti a regime pari a 0,60 centesimi per ogni giornata lavorata, equivalente ad ulteriori euro 173 annui massimi annui (0,40 centesimi saranno riconosciuti da giugno 2025).

Sicurezza e tutela persone

Una grande attenzione è stata posta al tema della sicurezza e della tutela del personale, con l’impegno comune di istituire rappresentanti territoriali per la sicurezza (Rlst) entro il 2025. Questo garantirà un monitoraggio costante e capillare per migliorare le condizioni di lavoro nei caseifici, elevando ulteriormente gli standard di salute e sicurezza dei lavoratori, coniugando qualità delle produzioni e qualità degli standard sociali all’interno di un settore simbolo dell’eccellenza italiana.

Viene garantito che in caso di esternalizzazione degli spacci e dei punti vendita sarà obbligatoria l’applicazione del Ccnl Cooperazione alimentare e del contratto integrativo territoriale, tutelando i lavoratori già impiegati.

Una commissione

Nel corso del primo trimestre 2025 le parti hanno concordato l’insediamento di una commissione con l’obiettivo di estendere le prestazioni assistenziali garantite dalla Casse di settore a tutti i lavoratori (ad esempio, l’integrazione economica della malattia al 100% per i primi 3 giorni e l’integrazione economica della maternità).

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