Anoressia e bulimia nello sport agonistico: gli esperti Ausl in palestra con le giovani atlete
Si tratta di una campagna attiva già dall'estate, che si sta facendo più urgente dopo le polemiche saltate fuori nelle ultime settimane
Nelle ultime settimane il mondo sportivo è stato al centro delle polemiche della cronaca nazionale per il tema dei disturbi del comportamento alimentare legati all'attività agonistica. Per questo motivo, gli esperti dell'Ausl di Modena hanno deciso di entrare nelle palestre per discutere e sensibilizzare le giovani atlete sul problema.
Gli esperti Ausl in palestra con le giovani atlete
MODENA - Prende il via in questi giorni il primo progetto di prevenzione di disturbi come anoressia e bulimia realizzato in collaborazione con un’associazione sportiva, la Mya di Sassuolo, che prevede una serie di incontri con le giovani atlete che praticano ginnastica artistica e ginnastica ritmica e i loro genitori, per un’azione di sensibilizzazione sull’argomento.
Gli interventi, che saranno condotti dalla dottoressa Roberta Covezzi, Responsabile del Programma per i disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda USL di Modena, e dalla dietista dell’Ausl Silvia Bellei, inizialmente coinvolgeranno una prima platea di circa 60 ragazze, di età compresa tra gli 11 e i 20 anni.
Una campagna attiva da tempo
Il percorso di creazione del progetto è iniziato la scorsa estate (dunque ben prima del clamore mediatico di queste settimane), quando i professionisti dell'Azienda USL sono stati contattati dall’istruttrice e vicepresidente della società, Flavia Felicetta, da sempre sensibile al tema dei DCA specialmente in ambito sportivo.