“Più di 60 anni fa venne creata la Politica Agricola Comune che aveva tre fondamentali obiettivi: incrementare la produttività agricola, garantire agli agricoltori un reddito dignitoso, assicurare ai cittadini cibo in quantità sufficiente e a prezzi adeguati. Dopo 60 anni e più, certamente necessita di essere riformata”.
È quanto ha dichiarato Carlo Fidanza, Capodelegazione di Fratelli d’Italia e Coordinatore ECR in Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, intervenendo al presidio degli agricoltori in corso a Strasburgo.
“Ma una PAC riformata non può voler dire una PAC smantellata – ha continuato Fidanza – Questo noi non lo accettiamo e siamo qui per dire che non lo accetteremo. E voglio dire che non siamo soli, non siete soli, perché anche nel Consiglio Europeo sedici governi guidati dal governo italiano, dal ministro Francesco Lollobrigida, hanno firmato un documento per difendere una Politica agricola comune che sia ancora una politica europea, solida e adeguatamente finanziata.
Per questo noi ci impegniamo affinché questa proposta venga rigettata, se non sarà adeguatamente a sostegno dell’agricoltura e dei territori. Non possiamo permetterci, in tempi di crisi geopolitiche, di smantellare la nostra sicurezza alimentare e la nostra sovranità alimentare. Colpire chi produce, rinunciare a sostenere chi dà il cibo ai nostri cittadini è una follia che rende l’Europa più debole e le nostre imprese più fragili. Ed è una follia che noi contrasteremo”.
Con Fidanza hanno preso parte alla manifestazione la Vicepresidente del Parlamento europeo Antonella Sberna e gli eurodeputati di FdI Sergio Berlato, Francesco Ventola, Paolo Inselvini, Mariateresa Vivaldini, Michele Picaro, Francesco Torselli, Stefano Cavedagna, Giovanni Crosetto, Denis Nesci.
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