Modenantiquaria si conferma da record: 35mila visitatori
La Manifestazione si conferma la più prestigiosa piazza d'affari annuale per l'arte antica in Italia, il luogo d'incontro per eccellenza tra antiquari e collezionisti

Trentotto edizioni e una conferma per Modenantiquaria, che si è chiusa domenica 16 febbraio 2025 a Modena Fiere: è la più prestigiosa piazza d'affari annuale per l'arte antica in Italia, il luogo d'incontro per eccellenza tra antiquari e collezionisti.
Modenantiquaria
MODENA - Lo sottolineano i suoi 35mila visitatori - in linea con lo scorso anno - le oltre cento gallerie di fama internazionale presenti, e i numerosi acquirenti che nei nove giorni di manifestazione hanno scelto di investire in un bene durevole.
Numerose vendite
"La nostra soddisfazione come organizzatori deriva da quella dei cento galleristi presenti, che ci hanno confermato un pubblico di visitatori particolarmente propenso all'acquisto - sottolinea Marco Momoli, Amministratore Delegato di Modena Fiere - Le vendite sono state numerose. Evidentemente questo conferma il fatto che l'arte antiquaria è considerata un investimento sicuro, un bene rifugio perché non è soggetta a grandi variazioni di valore".
Nove giorni
Sono proprio le gallerie antiquarie a sottolineare di avere concluso ottimi affari nei nove giorni di manifestazione: Gianluca Arcuti ha venduto due sculture veneziane, un monetiere da viaggio in ebano della seconda metà del IXX secolo, un orologio in bronzo che raffigura l'Africa, due sculture liberty. "Il gatto" e "Il rapace", due dipinti di Antonio Ligabue, sono stati acquistati presso lo stand di Phidias Antiques, così come il "Ritratto di fanciulla" di Corcos, una scultura di Arnaldo Fazzi, e il dipinto "Piazza del Cairo" di Hermann Corrodi.
Molto richiesti i dipinti di Studiolo Fine Art, che ha chiuso trattative per tele di Luigi Bracchi, Cesare Mionti, Anselmo Bucci e per una scultura di Messina; la Galleria Cantore ha venduto il cinquecentesco "Ritratto di gentildonna" di Innocenzo da Imola, "Lot e le figlie" di Domenico Pedrini, il "Paesaggio con bagnanti" di Ludovico Lana e il "Presepe" di Pietro Righi, mentre Fondantico di Tiziana Sassoli "La Madonna del Canuti" e il grandissimo ovale di Louis Dorigny raffigurante Danae.
Venduta una Sirani
Ottimi affari anche per Giusti Antichità con il San Giovannino di Elisabetta Sirani, un cassettone del '500, un'opera dell'Ottocento di Gaetano Bellei raffigurante Livorno ed è attualmente in corso un'importante trattativa su un'opera di Schifano.
Opere di Gio Ponti, Lenci, Minghetti, Cantagalli sono state acquistate presso lo stand di Raffaello Pernici, così come una "Madonna" del XIV secolo e numerosi oggetti d'arte da collezione presso Antichità all'Oratorio; Antichità La Pieve ha venduto "Alessandro Magno nel tempio di Gerusalemme" di Sebastiano Conca, oltre a opere di Mattia e Gregorio Preti, ma anche dipinti di Crespi e Lana; una scultura di Antonio Argenti di fine '800, un dipinto del '600 di Cecco Bravo e una coppia di dipinti di Francesco Foschi sono stati venduti presso la Galleria Roberto Ducci.