L'indagine

Presentata l'indagine Federconsumatori 2024 sui prezzi praticati da Ipermercati, supermercati e discount in Provincia di Modena

In tutta la grande distribuzione cresce in modo rilevante il consumo di prodotti a marchio dell’insegna, ormai al 31,5% del mercato (discount compresi)

Presentata l'indagine Federconsumatori  2024 sui prezzi praticati da Ipermercati, supermercati e discount in Provincia di Modena
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Dopo un anno di assenza è tornata indagine di Federconsumatori Modena sui prezzi praticati negli ipermercati e supermercati della grande distribuzione della provincia di Modena. La crescita dell’inflazione, a partire dal 2021, ha appesantito gli scontrini ed alleggerito i carrelli.

Minore fedeltà ad una unica insegna

MODENA - Alla crescita vorticosa dei prezzi i consumatori  hanno risposto con una minore fedeltà ad una sola insegna, cercando le offerte ma allo stesso tempo dubitando del loro effettivo peso. Cresce la quota di mercato dei discount, che a livello nazionale ha raggiunto il 23%, con ritmi di crescita impressionanti soprattutto al Sud, dove in alcune regioni si è superato il 40%, mentre in Emilia Romagna e a Modena siamo ancora al di sotto della media nazionale.

Cresce il marchio dell'insegna

In tutta la grande distribuzione cresce in modo rilevante il consumo di prodotti a marchio dell’insegna, ormai al 31,5% del mercato (discount compresi); un risultato ottenuto, a volte, mettendo fuori assortimento i prodotti a prezzo intermedio.

Meno superfici commerciali

La crescita delle superfici commerciale  oggi è modesta, concentrata in alcuni Comuni (Carpi, Castelfranco  e nell’area Discount. Sono poche le ristrutturazioni profonde della rete esistente, mentre si assiste alla riduzione dimensionale delle superfici più grandi.

Non esiste la zona più economica

Si restringono le differenze tra aree territoriali. Nella performance complessiva anche quest’anno, dopo la sorpresa del 2022, si conferma al primo posto il distretto delle Terre d’Argine, grazie al buon risultato nei segmenti Grandi Marche, Primi Prezzi e prodotti freschi. Un dato sul quale ha certamente influito la vivacità negli ultimi anni della rete commerciale. Il distretto ceramico, che per diversi anni è stato il più conveniente, è alla pari delle Terre d’Argine per ciò che riguarda le Grandi Marche, ma arranca negli altri segmenti esaminati. In generale, dal punto di vista territoriale, le differenze sulla parte più importante del paniere, le Grandi Marche, si riducono di parecchio, cosa che potrebbe segnalare il ridotto livello concorrenziale. Restano inspiegabili differenze in alcuni distretti, come l’Area Nord, che deve essere “attenzionata” sul fronte prezzi. Siamo probabilmente di fronte ad un allineamento “in alto”, contemporaneo alla forte crescita generale dei prezzi. Non bene la città di Modena che è in testa sulle Private Label, ma registra un dato discreto nelle Grandi Marche e modesto su primi prezzi e prodotti freschi.

Sui primi prezzi vincono i discount

Sui primi prezzi vincono largamente i discount, bene Coop, delude Esselunga, molto male Conad. Classifica ovviamente dominata dai discount, e molto ristretta in alto: vince Lidl, tallonata da Eurospin. Il punto vendita più economico è il Lidl di Carpi, appaiato al Lidl di Finale Emilia. I dati peggiori sono quelli di MD, sorpassata anche da catene tradizionali. Nella classifica dei negozi non specializzati va segnalato il buon risultato degli Ipermercati Coop e di alcuni negozi della stessa insegna, mentre Esselunga si trova a metà classifica. Molto male, sul fronte dei prodotti a basso prezzo, il dato di Conad, a 20/30 punti di distanza dai diretti concorrenti.

Per i prodotto freschi al top Iperfamila di Fiorano

Sui prodotti freschi tra gli ipermercati vince Iperfamila di Fiorano, bene Esselunga Soliera (meno bene Modena e Sassuolo), quindi Coop e Conad. Eccessive le differenze tra gli ipermercati di Coop Alleanza, con 15 punti di differenza tra Portali e Sassuolo.

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