Modena

Finto carabiniere cerca di truffare donna anziana

La donna fortunatamente si è confidata con alcuni parenti che hanno compreso che era vittima di un raggiro

Finto carabiniere cerca di truffare donna anziana
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Ancora una volta un truffatore ha cercato di raggirare un'anziana.

Finto carabiniere cerca di truffare donna anziana

MODENA - Nel tardo pomeriggio di sabato 15 giugno 2025, un’anziana 83enne di un centro cittadino della provincia di Modena, vedova, pensionata, è stata raggiunta telefonicamente da un sedicente appartenente all’Arma dei Carabinieri, che la informava che il figlio era rimasto vittima di un incidente stradale e che era stato appena ricoverato al policlinico di Modena.

Una sorta di cauzione

La donna, informata della necessità di pagare una sorta di cauzione per evitare che il congiunto, responsabile dell’incidente, fosse arrestato, e invitata a recarsi all’Ufficio Postale per fare un prelievo da consegnare ad un Carabinieri che l’avrebbe raggiunta allo sportello del Postamat, ha raccontato disperatamente la situazione ad altri parenti presenti che fortunatamente si sono accorti che lo sconosciuto al telefono cercava di raggirare l’anziana.

Il truffatore, non avendo raggiunto lo scopo, ha rinunciato al suo intento e ha troncato la comunicazione. Il fatto è stato subito denunciato alla Stazione dei Carabinieri, che ha avviato accertamenti e indagini.

Classico tentativo di raggiro

Si tratta di un classico tentativo di raggiro di anziani ad opera di malviventi senza scrupoli che, talvolta, anche attraverso i social media, apprendono informazioni sulle persone e le usano con esperienza per operare le truffe.

I casi, sebbene la frequenza sia stabile, sono percentualmente in ribasso in relazione alla consumazione dell’evento, posto che gli incontri a tema organizzati dall’Arma con i cittadini hanno sortito buoni risultati sulla conoscenza di simili reati e sui metodi di contrasto.

Nuovo appello

L’Arma dei Carabinieri, e le Forze dell’Ordine tutte, non chiedono soldi al telefono ai cittadini per “sanare” situazioni di possibile rilevanza penale. In caso di ricezione di simili richieste al telefono, si tratta di un tentativo di truffa

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