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Giallo di Serramazzoni: il nuovo sopralluogo dei Ris mette in dubbio l'ipotesi del terzo uomo

Restano ancora poco chiare le dinamiche della vicenda

Giallo di Serramazzoni: il nuovo sopralluogo dei Ris mette in dubbio l'ipotesi del terzo uomo
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Il giallo di Serramazzoni sui due uomini trovati morti in una villetta nelle scorse settimane sembra essere avvolta ancora da un velo di mistero. Dopo l'ipotesi della presenza di un terzo uomo (il presunto assassino) nella casa, i Ris di Parma sono tornati sul luogo del delitto per un nuovo sopralluogo per fare chiarezza.

Il giallo di Serramazzoni

SERRAMAZZONI - Si infittisce sempre di più il giallo sulla morte di Claudio Belloi e Francesco Bordone e le dinamiche sono sempre meno chiare.

L'autopsia effettuata sui due corpi ha rilevato almeno cinque colpi di arma da fuoco sul corpo di Bordone, mentre quello di Belloi sembra essere stato raggiunto soltanto da uno. Eppure, dai primi riscontri, sembrava che fosse stato proprio Bordone a sparare per primo; ciò però implicherebbe un inseguimento, una colluttazione e diversi colpi di proiettili sparsi per la casa.

L'ipotesi del terzo uomo

In paese, però, tutti raccontano che Belloi oltre ad essere un collezionista di armi era anche un abile tiratore, quindi non avrebbe mai sbagliato mira e, allo stesso tempo, non avrebbe avuto bisogno di arrivare a sparare fino a cinque colpi.

Cos'è successo, dunque? Una terza persona era presente nella villetta? Va tenuto presente, inoltre, che i due non erano gli unici ad avere le chiavi di casa e che al momento del ritrovamento la porta era chiusa dall'esterno. 

Il nuovo sopralluogo dei Ris

Per fare chiarezza i Ris di Parma sono tornati sul luogo del delitto e hanno cercato di isolare le tracce, ricostruire la traiettoria dei proiettili, analizzare schizzi e tracce ematiche e, secondo alcune indiscrezioni, i risultati del sopralluogo hanno portato ad escludere l'ipotesi di un terzo uomo. 

Da quanto è trapelato, sembra che Bordone volesse passare le feste con i propri figli e che a Belloi l'idea non fosse piaciuta.

Il profilo di Francesco Bordone

Bordone in passato aveva avuto problemi finanziari e navigava in brutte acque. Lavorava come grafico, ma gli affari non andavano troppo bene.

Così, nel 2017 insieme a un complice aveva fatto 3 rapine a Rimini, usando maschere cinematografiche. Il suo complice era stato preso, mentre Bordone aveva patteggiato con 4 anni e qualche mese la pena da scontare. Il suo nome è rispuntato in questa drammatica vicenda a Serramazzoni. Era separato dalla moglie e aveva 2 figli.

Le difese della suocera

La suocera di Bordone ha preso le sue difese, raccontando del suo forte legame con i figli e di come avesse cambiato la sua vita:

"Ultimamente veniva tutti i weekend a trovarli. Da un anno circa lo ospitavo a casa mia, sono andata anche in montagna questa estate con lui e i bambini.

Non è il mostro che qualcuno dipinge, ha pagato i suoi conti con la giustizia e da un anno circa lavorava come restauratore muratore nella zona di Serramazzoni. Quello che è successo è per noi inspiegabile". 

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