L'autopsia di Samantha Migliore: “silicone in quantità impressionante in vena”
I primi risultati degli esami sul corpo della 35enne morta a Maranello durante un ritocco estetico al seno.
Si è svolta nella giornata di ieri l’autopsia sul corpo della 35enne morta a Maranello durante un ritocco estetico al seno per cui è indagata la 50enne trans brasiliana Pamela Andress.
Un quantitativo ingente di silicone in vena
MARANELLO – Nel corpo di Samantha Migliore, la 35enne morta lo scorso 21 aprile dopo un trattamento estetico al seno in casa praticato da una discutibile estetista, sarebbe stato trovato un quantitativo molto ingente di silicone che sarebbe entrato anche in un vaso sanguigno.
I risultati dell'autopsia
E’ questa l‘ipotesi che emerge dall’autopsia sul corpo della donna effettuata nella giornata di ieri durata oltre quattro ore. Dai primi esiti sembra quindi che il silicone, materiale vietato nel nostro paese nell’ambito estetico, possa aver causato trombi o emboli che hanno portato al rapido decesso della donna. Il dato che è emerso a seguito di un primo esame macroscopico sembra abbastanza chiaro anche se per capirne l’esatta portata bisognerà attendere i risultati degli accertamenti tossicologici e istologici.
L'indagata
Si rafforzerebbe pertanto la responsabilità in capo alla trans brasiliana Pamela Andress, la cinquantenne che ha effettuato l'iniezione indagata a piede libero dalla Procura di Modena per morte come conseguenza di altro reato, esercizio abusivo della professione e omissione di soccorso.
Il commento dell'avvocato del marito
"Ritengo che con l'esame di oggi - commenta l'avvocato Daniele Pizzi, che rappresenta il marito della 35enne - si sia accertata la responsabilità della morte. Se tutto ciò fosse confermato sarebbe un episodio gravissimo e non ci sarebbe alcun dubbio sulla responsabilità di Pamela sulla morte di Samantha”.
Era stato lo stesso coniuge della 35enne, nell’immediatezza dei fatti, a raccontare agli inquirenti che in casa aveva notato anestetico e siringhe con silicone e che a portare quei prodotti a casa della vittima sarebbe stata Pamela Andress. Ora le analisi proseguiranno e le conclusioni saranno depositate in 90 giorni.
L'inchiesta in corso è per esercizio abusivo della professione, omissione di soccorso e morte in conseguenza di altro reato.