Omicidio Alice Neri: fuori dalle indagini marito e collega di lavoro
I loro nomi erano stati inseriti all'inizio della indagini subito dopo il ritrovamento del cadavere
Svolta nelle indagini di Alice Neri il cui corpo, quasi completamente carbonizzato, all'interno della sua autovettura, fu rinvenuto nelle campagne di Fossa di Concordia sulla Secchia, nella bassa modenese, il 18 novembre 2022.
Richiesta di archiviazione per due indagati
MODENA - In apertura di indagini la Procura di Modena aveva, in qualità di indagati, inserito lo stesso marito di Alice Neri, al quale la donna aveva riferito, la stessa sera, di uscire per andare a cena con delle amiche ma anche un collega della vittima che la sera e la notte tra il 17 e il 18 novembre 2022 si era intrattenuto fino a tarda ora con lei in un bar di Concordia e risultava l'ultima persona che l'aveva vista ancora viva.
Le successive indagini portano ad un cittadino tunisino
Le immediate e continue indagini hanno portato ad individuare nei confronti di un uomo di nazionalità tunisina, Mohamed Gaaloul, 29 anni, di acquisire gravi indizi di colpevolezza destinatario della misura cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Modena per il delitto di omicidio volontario ed occultamento e distruzione di cadavere.
L'uomo resta in carcere
Il provvedimento cautelare è stato confermato dal Tribunale del Riesame di Bologna che con ordinanza in data 6 febbraio 2023 e motivazione presentata il successivo 1 marzo 2023, ha respinto il ricorso proposto dal difensore del tunisino su cui pende il ricorso per Cassazione la cui udienza di discussione è fissata per il prossimo 13 luglio 2023
In carcere per diversi indizi probatori
Secondo gli investigatori a carico dell'imputato esistono diverse fonti di prova fino ad allora acquisite a carico del cittadino di origine tunisina. Anzi alcuni indizi probatori - per gli inquirenti - hanno rafforzato il più grave quadro indiziario a carico dell'indagato e dall'altro hanno confermato la assoluta estraneità dei due prosciolti.
Esclusa la loro presenza durante l'omicidio o distruzione del cadavere
Per gli inquirenti il marito di Alice Neri e il collega della donna uccisa non potevano essere nei luoghi dell'omicidio e della distruzione del cadavere confermando la loro assoluta estraneità alla vicenda. In sostanza le due persone sono state per infondatezza della notizia di reato assolte non avendo gli stessi commesso i fatti reato.