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Adriano Pacifico e la telefonata da Ventimiglia per rassicurare la famiglia: non sapeva nulla delle ricerche

Gli agenti della Polizia Ferroviaria lo hanno rintracciato alla stazione di Ventimiglia: sta bene e non sarebbe mai stato in pericolo.

Adriano Pacifico e la telefonata da Ventimiglia per rassicurare la famiglia: non sapeva nulla delle ricerche
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BASTIGLIA - Si è finalmente conclusa con un lieto fine l'agonia della famiglia di Adriano Pacifico, il cuoco di 33 anni che aveva intrapreso il cammino di Santiago e di cui si erano perse le tracce dall'11 luglio, data dell'ultimo contatto con la madre. Adriano ignorava totalmente le ricerche e non sarebbe mai stato in pericolo. 

La telefonata da Ventimiglia di Adriano Pacifico per rassicurare la famiglia

"Mamma, scusami, ma non sapevo nulla della vostra paura, dei vostri appelli, delle vostre ricerche e di quelle dell’Interpol perché nessuno mi ha avvertito, come sai avevo rotto il cellulare e, purtroppo, sapevo di non avere più un cent sulla carta di credito ricaricabile - dice il ragazzo nel corso della telefonata - quando arriverò a casa vi racconterò cosa ho passato in questi giorni, ora è meglio lasciar perdere".

Gli agenti della Polizia Ferroviaria lo hanno rintracciato alla stazione di Ventimiglia, in buone condizioni fisiche: "Non volevo più continuare il cammino di Santiago che avevo intrapreso settimane fa e sono arrivato sin qui dalla Francia perché volevo tornare a casa", ha riferito il ragazzo.

Storia di una scomparsa a lieto fine

Il ragazzo era partito nel mese di giugno per affrontare il cammino di Santiago in bicicletta, ma dall'11 luglio aveva smesso di dare sue notizie. In quella data, aveva detto alla madre che gli si era rotto il cellulare e che per telefonarle ne aveva preso in prestito uno da un passante. Da allora il silenzio e un susseguirsi di appelli della povera mamma e di strani prelievi, piccoli ma frequenti, che hanno prosciugato il conto di Adriano. Qualche strana notizia arrivava dalla Francia, come l'avvisamento di Adriano che mendicava presso un benzinaio, la firma sul registro di un ostello e, infine, il video di una stazione di servizio che lo ritraeva e la telefonata che ha permesso di confermare che Adriano sta bene.

"Ha vissuto momenti terribili, non sa il francese e pensava di non avere soldi sulla carta, neanche per comprarsi il cibo. Si è dovuto arrangiare per strada in tutto e per tutto", ha detto la madre al Corriere della Sera, felice di poter finalmente riabbracciare suo figlio.

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